Si è fatto attendere per molti mesi, ma, finalmente, pare che Bob Dylan sia arrivato all’ardua decisione: andrà a Stoccolma a ritirare il suo Nobel per la letteratura che gli è stato tributato a novembre.
La notizia del rifiuto ha fatto il giro del mondo venendo rimpallata da nord a sud e da est ad ovest in giro per il globo. Bob, con il suo modo sempre burbero, quattro mesi fa, esattamente il 10 dicembre, aveva dichiarato: “Sono onorato, ma ho altri impegni”.
La decisione del 75enne menestrello di Duluth sul Nobel alla letteratura è stata fin dal primo momento considerata come quella di giocare in modo deciso e sottilmente perfido.
Addirittura si sarebbe permesso di snobbare perfino sua maestà Carlo XVI Gustavo che gli avrebbe assegnato di persona medaglia, diploma e quattrini (circa 832mila euro).
Proprio quando il polverone mediatico in merito alla decisione contro corrente di Dylan sembrava si stesse sedando, oggi arriva la notizia direttamente dall’Accademia svedese, che spera in questo modo di mettere fine alle discussioni relative alla sua mancata presenza durante la premiazione.
C’è chi dice che il lieto evento avverrà solo perché il cantante si troverà a passare in Svezia per alcuni concerti dal vivo.
Ai tempi consegnò il suo discorso all’ambasciatore statunitense in Svezia irritando molti membri dell’Accademia istituita da Alfed Nobel.
L’incontro avverrà in privato e non saranno presenti media. Il cantautore statunitense ha tempo fino a giugno per tenere una lezione, in caso contrario perderebbe gli 8 milioni di corone svedesi (837.000 euro) destinati al vincitore del premio.
In poche ore da quando è stata diffusa la notizia, una serie di tweet, anche divertenti, si sono susseguiti riguardo alla notizia che si è bel presto fatta topic sui social.
Perfino Matteo Renzi, ex presidente del consiglio non ha resistito a darne notizia:

Ma c’è stato chi ha fatti riferimento all’enorme ritardo:

E poi ancora chi ha voluto ironizzare nel modo più leggero

Siamo tutti d’accordo, comunque, che se Bob Dylan si muove il mondo risponde.
 
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