Da più di quattro anni, il duo toscano ‘Tutte le cose inutili’, gira i vari palchi d’Italia facendo conoscere la propria musica, le loro poesie e le loro fotografie.
“Dovremmo essere sempre così” è il loro primo LP. Ma ne hanno fatta di gavetta su internet prima, creando con una grande fan-base di affezionati che li seguono da ogni parte d’Italia, da dove ricevono disegni, dediche e abbracci virtuali.
La bellezza del loro lavoro deriva dalla voglia spontanea di comunicare, di fare musica, di amare ciò che si è in maniera perpetua e senza limiti, un progetto completamente DIY che riprende le vecchie origini del punk rimescolandole con la musica cantautorale italiana.
I testi sono per lo più poesie urlate punk con chitarra e batteria, accompagnano l’ascolto e riversano emozioni ai loro ascoltatori, un progetto talmente minimale nelle melodie che punta direttamente alla comprensione delle parole e delle frasi, non hanno delle strutture complesse e articolate e ciò rende l’ascolto gradevole.
Bisogna essere sempre così, infatti, canzoni pulite da ogni complessità, ma, allo stesso tempo, sporche di sentimentalismi e di romanticherie come dentro le canzoni Conchiglie e Testolina d’oro, l’interesse per questa band nasce dalla loro inconsapevole purezza nel raccontare storie, senza alcun tipo di stratagemma o di trucco.
Più che canzoni, qui dentro si può parlare di poesie punk, un po’ come alla Patti Smith: non sono paragonabili ad alcun altro esponente della scena italiana odierna.
Le loro influenze sono molteplici, ma non vengono dalla sfera nostrana, per questo il progetto è unico nel suo genere, come è unico il loro modo di stare vicino al loro pubblico e di essere sempre presenti.
Tutte le cose inutili stanno lavorando ad un nuovo progetto per questo 2017, la redazione di Urbanweek consiglia caldamente di seguire la band su Facebook, di ascoltare questo CD e di seguirli sulla loro pagina Instagram.
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