Elisa Rossi è una cantautrice e interprete in continua evoluzione, un’artista in grado di disegnare tessuti vocali intrisi di fascino e sensualità. Da qui  (in rotazione radiofonica e disponibile in digital download), è il singolo che anticipa il nuovo progetto discografico previsto per il prossimo autunno. Registrato al NuevArte Studio di Catania, con la produzione artistica di Carlo Longo e Carmine Ruffino (Locomotif), e pubblicato da IndieSoundsBetter, Da qui segna la svolta dream-pop di una delle voci più raffinate del panorama italiano. Tutti i dettagli in questa intervista per UrbanWeek!
 
Dopo   due   album   autoprodotti,  arriva   a   tre anni  di distanza  Da qui, il singolo che anticipa il tuo nuovo progetto discografico previsto per il prossimo autunno: ti va di svelarci qualche dettaglio di questo tuo ultimo lavoro?
Per quanto mi riguarda, posso affermare con sicurezza che è un lavoro molto maturo, al quale ho lavorato con entusiasmo e dedizione, scrivendo e arrangiando in fase di pre-produzione, tutti i brani da sola, cercando di dare già un’impronta sonora ben definita, poi elaborata da Carlo Longo e Carmine Ruffino (produttori artistici).
In questi anni quali sono state le esperienze che più hanno influito nella stesura dei nuovi pezzi?
Nel nuovo progetto discografico c’è sicuramente molta ricerca interiore, consapevolezza di ciò che sono diventata, del mio trascorso e di come voglio proiettarmi e immaginarmi nel futuro. Negli ultimi anni il mio obiettivo primario è stato quello di affinare l’abilità nel comprendere e vedere le cose come realmente sono, elaborandole per capirne il significato, l’insegnamento e la serenità che ne deriva. Mai come in questo album ho sentito l’esigenza di comunicare la libertà che nasce dalla consapevolezza di aver superato le proprie lotte interiori ed esteriori.
Il videoclip di  Da qui vede la regia di Claudio Pelizzer ed è ispirato alla performance di Marina Abramović  The Artist is present: come è nata questa idea?
L’idea è nata dal regista, Claudio Pelizzer. “Da Qui” è un tentativo di smuovere la coscienza e l’animo di chi si fa sopraffare dai problemi della vita e ne rimane vittima. È un invito a cercare la bellezza e la positività dentro se stessi e in ciò che ci circonda e il video, prendendo spunto appunto dalla performance della Abramović, ricerca attraverso lo sguardo il modo più puro di mostrarsi agli altri, senza mai sottrarsi allo scambio di emozioni.
Che tipo di sonorità accompagneranno i testi del tuo ultimo album?
Questo nuovo progetto è una naturale evoluzione dei miei due album precedenti. Abbraccia l’elettronica rimandando ad atmosfere tipiche del dream-pop. Anche l’utilizzo della voce è molto più viscerale in alcuni brani, e ho privilegiato la mescolanza di echi e riverberi.
Pensando allattuale scena musicale italiana, quali artisti apprezzi e con chi ti piacerebbe collaborare?
Adoro le atmosfere rarefatte e sospese di Dardust, mi piacerebbe davvero un giorno poter collaborare con lui. Considero anche Diego Mancino una perla rara nel panorama musicale italiano, con una capacità di scrittura notevole e una voce emozionante. E perché no, mi piacerebbe anche scrivere per altri cantanti.
Dovremo aspettare l’uscita del nuovo disco per il tour o hai già delle date in cui potremo sentirti live?
Il 31 luglio ho aperto il concerto di Paolo Benvegnù al Monk di Roma e il 19 agosto sarò a Polignano a Mare per l’apertura del concerto di Rachele Bastreghi. Per i miei concerti si dovrà attendere l’autunno, e per rimanere aggiornati vi ricordo di dare un’occhiata al mio sito: http://www.elisarossiofficial.it  e alla pagina Facebook  https://www.facebook.com/elisarossiofficial
                                                                               
 
a cura di Laura De Angelis
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