Nel 1965 una strada sopraelevata ha tagliato in due Genova separando la città vecchia dal suo porto. Da sempre oggetto di polemiche e malumori, la Sopraelevata Aldo Moro, oggi, attraverso il progetto Walk the line, prova a diventare un punto di bellezza e di arredo urbano. I Magellano scriveranno la colonna sonora di questa bellissima iniziativa di cui Filo Q , producer del collettivo, ci svela ogni dettaglio in questa intervista.
Walk the line OST è il titolo del vostro nuovo lavoro, un progetto che ha una finalità ben precisa e di cui ci farebbe piacere che ci parlaste
Certo che sì! Nel 1965 Genova è stata tagliata in due da una strada sopraelevata, la Sopraelevata Aldo Moro. Sei Km per più di 80.000 mezzi ogni giorno, una strada molto discussa che divide la città vecchia dal suo porto, un’arteria di sfogo del traffico urbano che permette di passare in pochi minuti da un capo all’altro della città. Al centro di mille polemiche, oggi , attraverso il progetto Walk the line si prova a dare un altro ruolo ai suoi piloni mastodontici, una posizione di bellezza e di arredo urbano. Le associazioni PAGE e Trasherz stanno lavorando per portare street artists da tutto il mondo per rendere i piloni che sorreggono la Sopraelevata delle opere d’arte uniche: un artista per trasformare un pilone, 100 piloni per 100 artisti. E così, come Magellano ne scriviamo la colonna sonora, ci uniamo all’azione urbana, 100 piloni, 100 opere per 100 canzoni che andranno a legarsi all’opera ed alla poetica di ciascun artista e andranno ad esplorare le radici musicali del paese di appartenenza dell’artista in questione attraverso feat con musicisti locali e campionamento dei suoni tradizionali. Per tutto ciò abbiamo lanciato un crowdfounding che sta andando molto bene: http://it.ulule.com/magellano-nuovo-disco/
Walk the line OST sarà un disco in progress: spiegateci meglio in che senso
Walk the line è un’ opera in progress e di conseguenza la sua colonna sonora non può che esserlo altrimenti, mi spiego: al momento sono state realizzate 5 opere su 5 piloni, l’obiettivo è realizzarne altri tre in settembre ed uscire con il disco che conterrà le prime otto sonorizzazioni delle prime otto opere d’arte; da lì in avanti, ogni volta che un pilone sarà dipinto, ne realizzeremo la soundtrack e la faremo uscire… il digitale nel concepire un progetto del genere è perfetto.
La produzione del disco non sarà a carico dell’operazione di crowfounding iniziata il 3 giugno, in quanto, ho letto, a voi sta a cuore reperire dei fondi per portare da ogni parte del mondo l’arte pubblica a casa vostra: in cosa consiste esattamente questa idea?
Siamo un progetto dalle diverse sfaccettature, siamo una piccola factory, riusciamo a curare internamente tutte le cose che facciamo; così , per quanto riguarda il lato sonoro di Magellano, io ho uno studio in cui lavoriamo ed in cui produciamo ciò che sentite possiamo dire quasi a costo zero, così quando Ulele ci ha proposto di fare un crowfounding non volevamo che questa voce andasse a pesare sui soldi che chiedevamo alle persone, volevamo che il denaro di chi sosteneva il progetto potesse creare un qualcosa di bello per la comunità, nello specifico quella della nostra città ma anche quelle che vengono da fuori o che ci osservano. Stanno già arrivando, infatti, mail di persone che dicono di voler fare qualcosa di simile dove vivono e ci chiedono consigli.
Da alcuni anni la musica spesso aiuta a far rivivere o a rivalutare zone bellissime delle nostre città dimenticate o maltrattate: l’arte, quindi, ci salverà dall’assenza e dal disinteresse dei poteri locali e nazionali?
Noi pensiamo che vivere in mezzo al bello ci renda persone più belle, che ci sia grande bisogno di stimoli e di confronto in un momento di appiattimento generale. In particolare stiamo vivendo secondo noi uno dei momenti di maggior abbandono della nostra città da parte delle Istituzioni, la politica non si sta prendendo cura di noi, degli spazi in cui viviamo, della tutela delle cose e delle persone; questo per noi è fare politica, quella fatta dalle persone che i luoghi li vivono e allora riprendiamoci casa nostra e rendiamola più bella, più pulita, più interessante, aperta e fruibile per tutti. Tutto questo, ad oggi , può venire solo dal basso e non dall’alto.
Come pensate reagirà la città di Genova a questa iniziativa?
La città sta reagendo molto, molto bene e ce lo sta dimostrando supportando in tanti modi questa iniziativa.
Ci salutiamo parlando dei live e di come verranno strutturati.
Guarda, al momento siamo ancora in piena lavorazione al disco che dovrebbe uscire per la fine dell’anno, stiamo buttando lì idee random per il live, si parla anche di video per la prima volta in casa Magellano… vedremo un passo alla volta, ora ci divertiamo a dare un suono ad ogni opera d’arte!
a cura di Laura De Angelis
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