Knup Trio sono Fabrizio Boffi (pianoforte), Francesco de Palma (contrabbasso) e Emanuele Tomasi (batteria). I tre si chiudono in studio per un anno durante il quale si dedicano all’elaborazione di un proprio stile. Il risultato di questa sinergia è una musica , a tratti sperimentale, che sa alternare momenti molto melodici e evocativi a momenti più spiccatamente rock. La formazione classica del trio jazz non impedisce la ricerca di suoni elettrici e, anzi, permette un’innovativa commistione tra jazz, rock, punk e elementi grunge, attraverso l’uso di effetti elettronici e multitrack recording. Knup! è il loro disco d’esordio
Ciao ragazzi! Cominciamo col raccontare la vostra storia dal principio: quando vi siete conosciuti e cosa vi ha spinto a mettere su un trio musicale?
Io (Fabrizio) e Francesco ci conosciamo da parecchi anni e suoniamo insieme da altrettanti. Abbiamo avuto diverse formazioni, sia di musica originale che non. Circa tre anni fa proposi a Francesco di formare un trio; avevo parecchie composizioni nel cassetto, tutte improntate su un sound molto più rock rispetto a quello delle band in cui avevamo suonato fino ad allora, e la mia idea era quella di un power trio che fosse in grado di trasportare il jazz, al quale tutti e tre siamo sicuramente legati, verso un sound più moderno e più energico. Francesco fu subito interessato. Fu lui a proporre di chiamare Lele alla batteria, io lo conoscevo solo come batterista dei Nohaybanda, e mi sembrò che la scelta fosse azzeccatissima! Anche Lele, fin dalla prima prova, si appassionò molto al progetto. Ci siamo chiusi in sala per un anno per lavorare sui pezzi e sulle idee che avevo accumulato nel tempo. È stato un bel lavoro, abbiamo provato parecchio per trovare il suono che avevamo in testa. E ci sembra di esserci riusciti: siamo molto soddisfatti di quello che è venuto fuori.
KNUP! è il titolo del vostro disco d’esordio: come sono nate le tracce che lo compongono? E quali sonorità emergono?
I brani che compongono il disco nascono tutti fuori da un’idea musicale, o da un momento particolare che abbiamo tentato di mettere in musica. I nostri brani sono molto evocativi, più che raccontare delle storie, cercano di descrivere un momento. Quello che ne viene fuori sono dieci tracce molto evocative, che passano dal rock al jazz, dalla psichedelia alla musica da camera. Non ci siamo davvero posti alcun limite in fase compositiva. Abbiamo solo cercato di fare ciò che ci piaceva.
Inevitabile chiedervi come mai avete scelto di chiamarvi Knup!
KNUP è il contrario di PUNK. La scelta del nome è derivata da quello che è il nostro obiettivo: scalzare un po’ di preconcetti sul jazz e su un trio come il nostro, sovvertire in qualche modo le “regole”. Il movimento punk, dal quale siamo molto affascinati, è nato proprio da questa esigenza. Noi abbiamo voluto sovvertire anche il punk!
Quali sono i vostri riferimenti musicali, gli artisti che, fra tutti, hanno avuto un ruolo importante nella vostra formazione?
I nostri riferimenti musicali sono davvero tantissimi, e credo che si avverta molto ascoltando il nostro disco. Come ho detto, siamo tutti e tre molto legati al jazz, ma, a parte questo, abbiamo frequentato anche molti altri generi, come il rock, o il punk, il grunge o la musica classica. Gruppi che hanno influenzato il disco, quindi, sono tantissimi, come credo sia inevitabile. Ci sono i Radiohead, i Nirvana, i Queens of The Stone Age, i Verdena, ma anche Ornette Coleman, Eric Dolphy, Charles Mingus, i contemporanei The Bad Plus o Avishai Cohen…davvero credo che enumerare tutte le influenze che ci hanno accompagnato nella scrittura di questo disco sia impossibile!
Secondo voi, come sta la musica italiana oggi? Che idea vi siete fatti al riguardo?
Potrebbe star meglio, questo è fuori discussione. Più che altro da un punto di vista della possibilità di emergere. In realtà di gruppi o artisti meritevoli ce ne sono a iosa, ma è molto difficile arrivarci. Purtroppo in questi anni le possibilità di farsi conoscere sono diminuite sempre di più e quindi le tantissime proposte che ci sono in giro, molte davvero interessanti, stentano ad arrivare a chi potrebbe essere interessato. Ciononostante siamo ottimisti, al contrario di quanto si possa pensare, c’è molta gente affamata di musica, di buona musica, e proprio per questo si stanno piano piano creando dei canali alternativi per diffondere la musica non mainstream.
Dove potremo sentire KNUP! dal vivo?
Il 5 luglio siamo stati a Radio Popolare con un mini set acustico, che abbiamo proposto il giorno dopo anche a TRS Rock. A metà agosto (la data esatta ancora deve uscire) saremo ospiti del Fara Music Festival. Inoltre stiamo preparando un piccolo tour del centro/nord italia tra settembre e ottobre. Per conoscere tutte le date, comunque, si può mettere “mi piace” sulla nostra pagina Facebook KNUP TRIO.
a cura di Laura De Angelis
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