I Virtual Time sono nati a Bassano del Grappa nel 2012 e sono formati da Alessandro Meneghini alla batteria, Luca Gazzola alla chitarra, Marco Lucchini al basso e dal cantante Filippo Lorenzo Mocellin. La loro musica è una contaminazione di vecchie e nuove sonorità che vanno dal Funky alla Progressive. Il loro esordio è avvenuto con “Getting Twisted” nel 2013, l’ultimissimo lavoro è l’album “Long Distance”.
 
 
Ciao, vivete in un tempo virtuale?
Ahaha! Beh più o meno! È dove vorremmo che anche chi ci ascolta ci raggiungesse!! No dai, a parte gli scherzi all’inizio è stato quello il motivo del nostro nome, ci accomunava la passione per la musica anni 60-70, musica decisamente d’altri tempi! Ma che vediamo tornare ogni tanto in modo abbastanza prepotente con gruppi come Black Keys, Rival Sons, Tame Impala… Quindi non siamo gli unici con questo pallino! 😀
 
 
Come mai la scelta della lingua inglese? Mirate ad un pubblico internazionale?
A dire il vero avevamo pensato seriamente di scrivere i testi delle nostre canzoni in italiano. Ci sembrava però una forzatura nel senso che non ci convinceva appieno. Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che le nostre maggiori influenze musicali scrivono in inglese. Il passaggio all’inglese quindi è stata una cosa abbastanza naturale.
 
 
Siete stati in tour in Spagna, il pubblico vi ha riservato un’ accoglienza diversa rispetto all’Italia? Sono davvero più calienti? 😀
Beh diciamo che il pubblico è molto più curioso verso i gruppi che vengono dall’estero, quindi è molto più facile ottenere la loro attenzione e questo è stato un punto a nostro favore per tutta la durata del tour in Spagna. Poi però bisogna anche non deluderli!! 😀 Diciamo che ci sembra non sia stato così! Abbiamo sempre ricevuto un buon riscontro dal pubblico!
 
 
Ascoltandovi facciamo un tuffo nel passato, la vera Musica ha questa ritmica?
La musica che piace a noi sì! Però ascoltiamo, apprezziamo e talvolta prendiamo esempio anche da generi diversi come il Pop o il Funky. La buona musica è buona musica nono consideriamo assolutamente il nostro genere come migliore rispetto agli altri, diciamo che è quello che piace a noi!
 
 
Descriveteci il novello “Long Distance”.
L’idea era che il nostro primo album dovesse essere qualcosa di importante, sentivamo che avevamo tanto da dire dopo tre anni passati insieme nell’attuale formazione e non vedevamo l’ora di registrare e far ascoltare alle persone chi erano veramente i Virtual Time! Abbiamo curato tutti i dettagli prima e durante la registrazione in studio anche con l’aiuto del nostro produttore Federico Nardelli. Consideriamo il primo album di un gruppo come un punto di svolta, come l’occasione che ha quel gruppo di mettere le carte in tavola e far vedere (e sentire) chi è, da questo punto di vista abbiamo una visione forse un po’ alla vecchia della concezione di album, e cioè un prodotto che va ascoltato nella sua interezza che va oltre al singolo che poi uscirà. È per questo motivo che abbiamo cercato di dare un senso e un motivo ad ogni nota all’interno del nostro primo disco, in ogni canzone.
 
 
Progetti estivi? Sarete in qualche festival in Italia e/o anche fuori dalla penisola?
Per il momento abbiamo alcuni festival qui in Italia che ci tengono impegnati fino a fine Agosto, poi con l’autunno sicuramente il passo successivo sarà qualche tour europeo che non vediamo l’ora di iniziare, trovate tutti i dettagli sulla nostra pagina Facebook! Per quanto riguarda le pubblicazioni invece ci stiamo organizzando per l’uscita del nuovo singolo, sempre estratto da Long Distance, quindi rimanete sintonizzati!
 
Federica Monello
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