Cantautorato illogico d’avanguardia, così definiscono la loro musica il Duo Bucolico. E in effetti così è, sono cantautori irriverenti e satirici. Loro sono Antonio Ramberti e Daniele Maggioli, due cantautori romagnoli incontratisi nel 2003 e che nel 2005 per una sagra di paese fondano il Duo Bucolico. Da poco hanno messo fuori il loro sesto disco, il “Cosmicomio” per La Fabbrica e Cinedelic. Conosciamoli meglio tra battute e racconti.
Duo Bucolico! Entrambi cantautori, come lavorate insieme nella produzione di testi e musica?
In principio scrivevamo sepratamente. Ora scriviamo insieme, abbiamo affinato una tecnica infallibile: pensiamo ad alcuni brani in furgone, mentre andiamo a suonare. Immaginiamo un sacco di canzoni chiusi in furgone. Quando poi dobbiamo fare un disco ci diamo orari d’ufficio e scriviamo canzoni del tutto nuove, partendo però dalle canzoni del furgone, che non finiranno mai nel disco. Così abbiamo una serie di brani reali, che finiscono nei dischi, e una miriade di brani da furgone, che conosciamo solo noi. L’ultimo disco l’abbiamo scritto in dieci mattine consecutive, dalle 9:30 alle 13:00. Ma un giorno pubblicheremo le “Canzoni del furgone” e sarà un disco invisibile che dura 24 ore.
Siete irriverenti e satirici, meglio prendere la vita in giro?
Ci piace essere irriverenti con tutto, in primo luogo con noi stessi. Per questo credo non risultiamo moralisti. Perchè sbeffeggiamo tutti, ma lo facciamo “dal basso” della nostra plateale imperfezione. Ci piace togliere l’aura alle cose: ai miti, alle certezze, ai giudizi, alle opinioni, alle religioni. Ci interessano i tic umani, che sono davvero idioti e un ottimo materiale di isprazione. Cerchiamo di ricordare sempre al pubblico che siamo nelle mani del caos, che non c’è alcun senso in questo mondo, nessun Dio, nessuna Autorità, e che tanto vale disinibirsi, immaginare, giocare, ridere, farsi un bicchiere.
Avete alle spalle una bella carriera e siete al sesto disco, cosa è cambiato in tutto questo tempo?
È cambiato che finalmente ci pagano per suonare! Inoltre abbiamo uno spettacolo più veloce e adrenalinico, e anche le canzoni sono scritte meglio, molto più compatte e chirurgiche. Poi, intendiamoci, troverai sempre il nostalgico che ti dice che erano meglio le canzoni sconclusionate del primo disco. Ma siamo più efficaci e furbi, ora, direi.
“Cosmicomio”, il mondo è un manicomio?
Esatto, è un omaggio al cosmo, inteso come manicomio. E, come al solito, la follia che ci pervade può essere presa come una cosa angosciosa o come caos creativo esilarante.
Piccola curiosità da sicilianissima, come mai il “Cosmicomio Tour” è partito dalla Sicilia?
Perché la Sicilia è il luogo che amiamo di più nel Mondo, e lo diciamo con la mano sul cuore che fa bum bum bum. È davvero una seconda casa, per noi.
Che progetti avete per l’estate?
Di arrivare vivi a ottobre. Se guardiamo il calendario ci viene l’ansia per quanti concerti ci aspettano. Se sopravviveremo, da ottobre partirà un progetto segreto che siamo certi cambierà il corso della Storia, ma per ora possiamo dire solo il nome: LE NUTRIE.
Federica Monello
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