Esplosivo, meraviglioso, puntuale.
Queste possono essere le 3 parole migliori per descrivere il concerto di un grande cantautore romano quale Niccolò Fabi. Degna di nota la location, suggestiva come sempre, dell’Auditorium Parco della Musica, con i suoi millemila posti riesce sempre a rendere qualsiasi evento come un qualcosa di epocale.
Ma andiamo con ordine, e proviamo ad analizzare ogni termine.
Esplosivo: comincerei dicendo che il concerto tenutosi il 22 Maggio è stato totalmente, assolutamente, sold out. La calca di gente che ha riempito la Sala Santa Cecilia è arrivata a coprire ogni singolo centimetro di spazio possibile. Ma il rischio di avere un pubblico smorto è sempre dietro l’angolo, non dimentichiamocelo. Meno male che in questo caso non sia stato così. Perfetto.
Meraviglioso: uso questo termine perché non me ne vengono in mente altri per descrivere il modo di fare del caro Niccolò. Esempio: dopo qualche canzone, all’inizio del concerto, ha cominciato a parlare di come ha scritto questo nuovo album (Una somma di piccole cose), dicendo che gli è servito un periodo di clausura per poter scrivere tutto! Non è un caso, quindi, che per lui cantare queste nuove canzoni sia come “mostrare le sue analisi del sangue” a tutti, per quanto ci è legato.
Durante il concerto Niccolò ha fatto notare che la data non è una coincidenza: lo scorso 22 Maggio, quello del 2015, per intenderci, assieme a Daniele Silvestri e Max Gazzè, suonava in quel di Verona, all’Arena. Ha inoltre raccontato che aveva fatto una delle sue tracce più conosciute, “Costruire”, e che il pubblico gli aveva fatto arrivare un’energia molto forte. In quel momento Niccolò si era reso conto che finalmente ciò che aveva fatto fino a quel momento “aveva un valore per gli altri”.
Puntuale: Il concerto è iniziato in perfetto orario, ed è durato più di due ore. Una scarica di emozioni che si è sparsa fra il pubblico, che richiamava a gran voce qualsiasi traccia degli album precedenti. Il caro Niccolò, di tutta risposta, quelle tracce le ha proposte tutte. Che gentleman.
Bilancio più che positivo, se non perfetto, per questa data di Niccolò Fabi, che voleva che questo concerto fosse “memorabile”. Dopotutto, Roma è casa sua.
Marco De Benedictis per Urbanweek
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