È stato un successone il “The Spectaculis” dei Lapingra a Siena.
Il concerto, inserito nella programmazione di Archeosì, evento organizzato da Let’s dig Again, la prima web radio di Archeologia, ha avuto il riscontro sperato.
I Lapingra hanno proposto un show elettro-acustico in formazione ridotta sul palco della Corte dei Miracoli.
In un’ora e mezzo il “The Spectaculis” che è un vero e proprio show, (liberamente tratto dal Liber De Spectaculis di Marziale), ha visto alternare pezzi del nuovo album uscito quest’anno, cover e mash- up di alti livelli. I brani, riarrangiati per l’occasione, hanno coinvolto parecchio il nutrito pubblico presente alla Corte, vista anche la cornice parecchio intima. Sembrava quasi di essere a un”house concert”.
Lo stile dei Lapingra è abbastanza singolare, senza paletti di generi e hanno le giuste qualità per spaziare dal prog-rock, al folk, dall’elettronica alla musica colta.
“Eat a mandarino” il primo pezzo in scaletta, ha già lasciato intendere in che direzione stava andando la serata.
Molto autoironici, ottima presenza scenica e performance impreziosita dal suono della sega ad arco di Julia, che ha dato una rilettura molto particolare ai brani.
Inoltre scrivono e suonano molto bene e non a caso sono in giro per tutta l’Italia a promuovere il loro “The Spectaculis”.
Ho avuto modo di fare due chiacchiere con i ragazzi prima del live; persone umili, pur coscienti delle loro qualità compositive e che si definiscono “un collettivo più che una band, essendo nati come duo, fino ad arrivare a suonare al Monk di Roma in 12, in occasione della presentazione dell’album il 12 febbraio” .
Dunque, me ne avevano parlato bene, ma non così tanto.
Andrò a risentirli appena ci sarà l’occasione.
A cura di Francesco Coriale
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