Lorenzo Campani torna in radio con una nuova ballata pop/rock, il singolo Scappiamo Adesso. La sua voce inconfondibile ci guida in questa nuova esperienza collaborativa con Maxi-B. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare questa nuova produzione e il relativo processo creativo.
Ciao Lorenzo, il tuo nuovo singolo “Scappiamo Adesso” è uscito il 10 marzo. Cosa lo ha ispirato?
Ciao Giulio. Per me “Scappiamo Adesso” è una canzone alla ricerca del proprio lieto fine nella fuga dalla sicurezza. È questa una fuga positiva, non da se stessi ma con se stessi. Una continua ricerca personale  fuori da ogni schema e dalla solita routine. Una voglia di ripresa dai momenti bui in cui la reazione corrisponde alla libertà di scegliere di andare via portandosi dietro il meglio di sè, l’amore incluso ovviamente.                                                                           All’inizio del brano parlo dell’autunno, inteso non come una stagione dell’anno ma più come uno stato di riflessione che con il suo arrivo ti trasporta verso un inevitabile cambiamento. Rimane tuttavia costante l’attenzione ai ricordi migliori che fungono ora da slancio verso la novità.
Inoltre questo brano vanta un’importante collaborazione con l’autore Luca Sala. Cosa vi ha unito?
La passione per la musica italiana ovviamente. Con lui ho scritto il testo, e se penso che è stata la prima collaborazione mi ritengo veramente onorato e orgoglioso ad esprimere con la mia voce questo nostro lavoro.
E il feat con MAXI-B come si è creato?
Il tutto è nato grazie alla mia casa editrice, edizioni Chiasso Dal Fosso di Andrea Renaldi. Sono stati loro a trovare il contatto, a farci conoscere e successivamente a farci collaborare nel brano. Maxi-B è veramente un grande! Ha scritto canzoni incredibili! Consiglio a tutti gli amanti del rap e della buona musica di ascoltare i suoi lavori!
Alla composizione del brano hanno partecipato altri tre autori: Tommaso Talamanca, Leone Tranquillo e Marco Veneziano. Come siete riusciti a far coincidere tutte le idee?
Beh, loro sono le certezze che da tempo collaborano nel “team” Campani. Già nel primo singolo uscito l’anno scorso erano presenti, primo su tutti Leone che oltre ad essere un valido musicista è un’ottimo promoter e un grande amico. Voglio citare un altro elemento veramente importante: la band che suona con me nei concerti e nel singolo. Sono tutti grandi professionisti e senza di loro non sarei riuscito a creare questa canzone, che mi preme sottolineare come suonata interamente da strumenti VIVI (cioè senza l’ausilio dei super computer), i loro nomi:
Michele Bettali (chitarra e direzione arrangiamento)
Andrea “SATOMY” Bertorelli ( tastiere e cori)
Alessandro Ferrari (basso)
Diego Scaffidi (Batteria)
Con loro ho voluto ricercare un sound più in linea con quello che prossimamente proporremo nei nostri concerti.
Hai avuto molte esperienze nel campo musicale e anche buoni riscontri di pubblico. Quale di queste ti è rimasta più impressa?
Sicuramente quello che sto facendo anche in questi giorni: Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante; dove interpreto i ruoli di Quasimodo e di Clopin. Poi un bel ricordo è anche, dopo la grandiosità dei concerti di Vasco, la mia esperienza Official Supporter per ben 26 concerti.
E tra le collaborazioni con altri artisti, quale pensi ti abbia più arricchito?
Decisamente la collaborazione dell’anno scorso con il grande Mogol. Mi ha scelto per reinterpretare 12 tra le più belle canzoni di Battisti/Mogol in chiave più rock assieme al gruppo musicale NewEra. Il disco è stato prodotto interamente da Mogol stesso. Nel suo studio a cantare la storia della musica italiana il cuore mi usciva dal petto.
 
Intervista a cura di Giulio Paghi
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