I Kali sono un gruppo piemontese dalle sfumature musicali differenti che vanno dal pop alla new -wave. Fanno parte del Collettivo Artistico Solidale Orizzontale e hanno pubblicato il loro primo album “La Libido del lunedì”. Il disco contiene un’interessantissima traccia “Sputnik 2- La cagnetta Laika”, scelta anche come singolo, che ha all’interno elementi della cultura popolare sarda. Ce ne hanno parlato in questa intervista.
 
Come sono nati i Kali?
Per caso… in realtà dopo varie peripezie nella ricerca di musici e relativi cambi di formazione siamo giunti a quella attuale o meglio all’ossatura di quella attuale ecco più o meno è andata così. 🙂
Fate parte del Collettivo Artistico Solidale Orizzontale. Quanto è importante in una realtà non metropolitana la realtà dei collettivi?
Direi fondamentale proprio perché a differenza di una realtà metropolitana dove almeno in parte i locali di musica live diventano i punti di riferimento o per lo meno hanno un pubblico già “loro”, in una realtà più di provincia non succede, ergo diventa fondamentale il “farsi” seguire e un collettivo formato da più di 10 band inevitabilmente ha più forza della singola band.
Il nuovo singolo “Sputnik 2- La cagnetta Laika”. Il titolo rimanda ad un’innovazione spaziale, ovvero quando il primo cane raggiunse lo spazio, e anche la musica ci riporta in un altro universo. Ma poi spunta il frammento audio di una “cantada” sarda. Come è nato questo mix tra terreno e “spaziale”?
Le sonorità del pezzo ci hanno subito riportato ad una dimensione più onirica e proprio in quel periodo ho ritrovato una cassetta registrata da mio nonno nel lontano ’73 con appunto all’ interno “la cantada”. Questa è una forma d’espressione artistica orale e rurale sarda, quella contenuta nella registrazione era di un cantastorie con una voce davvero “aliena”, quindi ci è sembrato interessante prenderne una parte e farla elaborare da un musicista che apprezziamo e stimiamo davvero molto, Bienoise.
Il singolo è un po’ una breccia all’interno dell’album che prende tutta un’altra strada, parlatemi appunto di “La libido del lunedì”.
Il disco è un’istantanea molto onesta di quel che eravamo e volevamo fare quando siamo entrati in studio, è stato un sunto di un periodo ed è stato giusto fermarlo e registrarlo. “La libido del lunedì” può essere inteso come un vezzo preso in contro- tempo.
 
Federica Monello
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