Lo spettacolo dello showman Riccardo Rossi “That’s life! – Questa è la vita!”, dopo aver sbancato alla “data zero” a Tuscania (VT) pochi giorni fa e dopo una tappa a Latina il 12 e 13, arriva a Roma, dove sarà in scena alla Sala Umberto dal 15 al 27 marzo, per poi proseguire nelle altre città italiane.
Nell’attesa del debutto, siamo riusciti ad essere presenti alla conferenza stampa di presentazione ufficiale; Riccardo si è dimostrato una persona molto rispettosa, aperta al dialogo e dalla battuta facile. Più che una presentazione è sembrata una chiacchierata tra amici!
Tra una risata e l’altra, Riccardo ha spiegato la struttura dello spettacolo:
“Che cos’è la vita? Una risposta non c’è, perché è diversa per ogni individuo. Ma per ogni fase della vita ognuno di noi ha qualcosa in comune. Da adolescenti seguivamo le mode e vestivamo tutti allo stesso modo, superati i 50 facciamo tutti più o meno quattro conti con esami clinici e check-up fisici vari, a 40 “è l’età migliore”, a 20 “magari averceli ancora” e così via. E a 90? “arrivarci…”
Lo spettacolo sarà, quindi, una sorta di viaggio nelle fasce d’età che tutti noi (si spera) prima o poi attraverseremo.
La divisione esatta sarà o-15 (infanzia), 15-18 (la prima maturità), 19-35 (gli anni della prateria), 35-45 , >45-55 (dove si comincia a brindare alla salute, dato che è una sorta di giro di boa), 60 , 70 e 80. In quest’ultima fase, quella finale, ci sarà spazio per la riflessione, dato che è un’età molto particolare. Ma preferisco non anticipare nulla.
Il corpo comincia a perdere colpi fino alla festa dei 50 anni, finale dello show, dove tutti “ti prendono in giro dicendo che 50 non li dimostri”.
La fascia più complicata? “Coi 70enni di oggi ho dovuto lavorare un po’ di +, sono quelli che hanno conosciuto in prima persona il rock (ai loro 20 anni). Vedi che alcuni di loro vanno in giro ancora vestiti di pelle.
Quella più facile invece “i 60enni di oggi dato che, se ci pensate bene, dove stanno? Sempre in aereo, a viaggiare”
Quella che diverte di più? “La festa dei 50, collegata ai 0-15 per la sua sbadataggine, un periodo in cui sei pupazzo dei tuoi genitori, ti dicono tutto quello che vogliono e tu assorbi tutto. Ai 15-18 i genitori invece cominciano a perdere controllo, ma comunque rimangono il porto sicuro…poi se però i genitori ti trattano da deficiente sono deficienti anche loro.”
Per Riccardo “Prima lo spartiacque era ai 40, adesso è virato sui 50; è come un saluto alla giovinezza che in realtà prosegue, soprattutto per l’uomo che non cresce mai, neanche a 70 anni”
Quando si dice che il teatro è considerato come un fratello minore rispetto alla tv o al cinema, Riccardo si discosta totalmente dall’essere d’accordo, anzi: “Le serie tv di oggi, o anche i racconti cinematografici, ormai sono diventati di taglio teatrale. Un esempio lampante è uscito di recente: Perfetti Sconosciuti“.
Una bellissima chiacchierata quella con Riccardo Rossi, che sarà in scena dal 15 al 27 Marzo alla Sala Umberto a Roma.
Consigliato!
Marco De Benedictis per Urbanweek
P.S. Ditemi che non ero l’unico che lo ha adorato a “Cuochi e Fiamme”!
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html