Per la finale il Premio Buscaglione si è spostato all’Hiroshima Mon Amour così da poter contenere più persone anche in vista del live di Dente. Il posto più periferico non ha infatti scoraggiato i tanti che hanno partecipato. A presentare gli artisti sono stati Gigi Giancursi e Ufo degli Zen Circus.La serata si è aperta con l’esibizione dei finalisti che oltre a presentare i loro pezzi hanno omaggiato con delle cover Fred Buscaglione. I Blindur hanno portato sul palco con chitarra, banjo, cassa e una cornetta telefonica “Canzone per Alex”, una cover di “Siamo gli evasi” in chiave folk ‘n’ blues e “Foto di classe”. P.s.: il cantante Massimo De Vita ha messo su un siparietto divertente insieme ai conduttori, un comico mancato. Con Matteo Fiorino ci spostiamo sul cantautorato alla Lucio Dalla. Fiorino ci ha presentato “La buona occasione”, “Lo stornello dell’interfaccia” e infine una rivisitazione a tratti teatrale di “Una sigaretta” fumando da non fumatore sul palco, si è calato perfettamente nel personaggio. Poi è stato il turno dei La Municipal, che dopo qualche piccolo problema tecnico hanno eseguito “Lettera dalla provincia leccese” e “Valentina Nappi”. Come cover hanno scelto “Che bella cosa sei” enfatizzata dal gioco di cori tra i due cantanti dall’effetto languido ma un po’ datato. Ultimi ad esibirsi gli Albedo con le intimiste e post-rock “Higgs”, “Cuore” e un’ energica versione de “Il Moralista”. A questo punto la giuria, formata da tecnici del settore provenienti da riviste e webzine e dai promotori dei maggiori festival italiani, si è riunita per prendere la decisione finale. Nell’attesa il pubblico ha potuto godere del live di Dente, un’esibizione fuori tour perché l’artista è impegnato nella registrazione dell’ultimo lavoro. Con chitarra e voce ha presentato alcuni brani del suo periodo strumentale, come ci racconta, da “Beato me”  a “Le cose che contano” e “Due gocce”. Facciamo un salto nel passato, al primo disco “Anice in bocca”, con “Pastiglie”. Il pubblico è attentissimo e silenzioso. Il live prosegue con una “Buon appetito” sussurrata e intonata sul finale anche dagli spettatori. Si elogia autoironicamente presentando “Canzone di non amore” e rimane qualitativamente sul filo del top come ci dice lui con “Invece tu”. La romanticissima “Baby Building” incanta il pubblico che canta insieme a Dente. Scherzosamente ci presenta un nuovo pezzo come partecipante al Premio Buscaglione e intona “Guarda che luna”. E’ caduto magicamente nel gioco degli omaggi a Fred pure lui. Momento sarabanda per indovinare con una nota la prossima canzone e parte “A me piace lei”, poi tocca a “Soldati” e infine chiude con “Vieni a vivere” e per finire intonando una strofa di “Cuore di pietra”. Un live ristretto in tempo e strumentazione ma essenziale e acustico.
Chiusa la parentesi “dentiana” è arrivato il momento dell’annunciazione del vincitore anzi dei vincitori, perché i premi in ballo erano 5. La decisione presa è stata frutto di una discussione tra le due giurie, ognuno dei giurati ha espresso due preferenze e tra queste si è scelto il vincitore. I vincitori del Premio Buscaglione 2016 sono stati i Blindur, che si sono aggiudicati 3000 euro e la partecipazione a 5 festival. I campani hanno anche vinto il Premio La Tempesta che prevede l’inserimento di un brano in una compilation della casa discografica. Meritatissima la vittoria dei Blindur, ora possiamo rivelarvelo: erano i nostri preferiti. Il secondo posto ovvero il Premio della critica con 1500 euro e la partecipazione a 10 festival l’hanno vinto gli Albedo. Il premio King  Kong Radio 1, con la possibilità di presentarsi in radio è andato a Fiorino. Il premio Mei, la partecipazione al festival di Sangiorgi, è stato vinto da La Municipal.
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