Abbiamo incontrato Max Dedo, musicista polistrumentista che presenta il suo nuovo singolo “Resta sul divano”, una ironica e pungente narrazione della società moderna plasmata sulla televisione. L’artista di origini siciliane è da qualche anno uno dei fedelissimi di Max Gazzè.

Parlaci di “Resta sul divano”, il nuovo singolo nelle radio da poche settimane che ‘prende di mira’ la cultura televisiva.

Resta sul divano è un tentativo di narrazione dedicata alla tv e quindi al potere che questa ha di alterare letteralmente la nostra coscienza e deprimere il pensiero critico. Siamo bombardati da distrazioni varie, sostanze e condizioni create per trasformare il modo in cui interpretiamo la nostra realtà. Praticamente, la televisione non vende spazi pubblicitari ma cervelli disponibili, cioè, cervelli umani condizionati da palinsesti pensati e sviluppati per rendere la mente umana indifesa davanti agli spot. La concorrenza tra le emittenti punta tutto su questo e la qualità della tv si abbassa progressivamente.
 

Qual è il rapporto che ti lega a Max Gazzè, con cui collabori da qualche anno?

Nel 2013 feci alcuni arrangiamenti suonando nel fortunato album “Sotto casa” e subito dopo Gazzè partecipò al Festival di Sanremo dove io suonavo con l’orchestra della Rai. In primavera mi chiamò per il  Sotto casa tour e da lì nacque una collaborazione.
Qual è l’ultimo disco che hai ascoltato?
Non ce n’è uno in particolare, ultimamente ascolto un cd che avevo nel cassetto da parecchi anni “Elis & Tom “ ovvero Elis Regina e Tom Jobim. Un disco magnifico del ’74, bei suoni e amore allo stato puro.
 

La tua vita è proprio dedicata alla musica: oltre alla tua carriera da solista e di concertista per musicisti del calibro di Gazzè, Silvestri e Fabi, hai suonato nei musical, in programmi televisivi e campagne pubblicitarie…

La musica e l’arte in generale mi rendono felice, giorno dopo giorno capisco sempre più la fortuna che ho avuto nell’imbattermi “ per caso” in un mondo che mi ha da subito fatto sognare. Ho capito velocemente la strada da percorrere e l’ho imboccata. La determinazione, gli studi al conservatorio, al Teatro alla Scala e l’incontro con Feiez ( Elio e le storie tese ) mi hanno aperto un varco felice nel mondo della musica.

Cosa pensi della musica indipendente?
Sono un’artista indipendente per cui ne penso bene, scherzi a parte, la musica indipendente è necessaria poiché è proprio nell’underground e nelle piccole realtà musicali che si possono trovare artisti puri, incontaminati, senza clichè. La musica indipendente è quella che può farti vedere il mondo reale e che può provocare emozioni diverse.
Quali sono i prossimi progetti?
Ho tanti progetti in essere, primo tra cui l’uscita del mio nuovo album a marzo. Nell’attesa del nuovo album vivo il mio progetto più grande: “suonare divertendomi”.
 
Fabrizio De Angelis
 
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