A New Sunrise è il  primo album dei ” The Public Radar”: synth-pop di derivazione anni ’80 e sperimentazione electro-shoegaze: un’identità sonora ben definita che traspare limpidamente da questo album pubblicato da RBL Music Italia e composto da nove brani originali.
A New Sunrise segue il successo del loro omonimo EP d’esordio, uscito nel novembre 2013, che ha rapidamente scalato la classifica Alternative di iTunes, raggiungendo la posizione numero tre.
Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con loro e di sintonizzarmi con la loro musica.
Come nascono i “The Public Radar” e come mai questo nome?

The Public Radar nascono dall’idea di Francesco Conte di formare un gruppo sulla scia del pop anni ’80, misto a sonorità contemporanee di band come M83, Chvrches, a altri gruppi che abbiamo apprezzato negli ultimi tempi. Francesco quindi ha chiamato alcuni cari amici/musicisti della scena romana ed è nato questo progetto più incentrato sull’elettronica che sul sound rock classico “chitarristico”. Il nome è un riferimento alla frase “under the public radar”, che vuol dire mantenere un profilo basso e non farsi notare, ma nel nostro caso togliendo la parola “under” il significato diventa l’esatto opposto. Vorremmo infatti che la nostra musica divenisse una cosa “pubblica” ed entrasse nell’immaginario collettivo di tutti.
A New Sunrise” segue l’omonimo EP di esordio ed è il vostro primo album. Possiamo  definirlo di derivazione anni ’80 e molto sperimentale. Come nasce? Che lavoro c’è dietro?
L’album è frutto di un lunghissimo lavoro iniziato da più di un anno. Su alcuni brani abbiamo lavorato in sala prove costruendo tutti insieme gli arrangiamenti, mentre altri sono nati in studio, prodotti con la collaborazione di Giuseppe Colavolpe. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dalle sperimentazioni sonore a cui abbiamo sottoposto le canzoni. Non ci siamo posti alcun freno rispetto alle idee che ci venivano in mente e in futuro sicuramente ci spingeremo ancora oltre nella ricerca di un sound che sia fresco e innovativo, seppur mantenendo il sound che ci contraddistingue.
Quale la traccia a cui siete più affezionati?
Siamo affezionati a tutte le nostre canzoni ovviamente, ma in questo momento forse quella a cui siamo più legati è Standing of the Edge of the Night, il primo singolo tratto da “A New Sunrise” che sta ottenendo ottimi riscontri. Il video, girato a Londra da Simone Pellegrini, rispecchia perfettamente l’atmosfera del brano, e siamo molto soddisfatti del risultato.
Avete dei modelli musicali a cui vi rifate o qualche venerazione particolare?
“Venerazione” probabilmente è una parola che possiamo usare solo per mostri sacri come i Beatles e David Bowie, ma i nostri ascolti sono molto vari. Possiamo citare gruppi metal come gli Slayer, ma anche i Duran Duran o i Simple Minds, e la bellissima colonna sonora del film “Drive”.
Come pensate di promuovere questo album? Vi piace la dimensione live?
La promozione dell’album sta avvenendo tramite i canali consueti come le radio e i social media, ma la dimensione che più ci appassiona è quella live. Non vediamo l’ora di portare la nostra musica sui palchi di tutta Italia, e probabilmente organizzeremo anche qualche data all’estero. Seguiteci sul nostro sito www.thepublicradar.it e sulla nostra pagina Facebook per tenervi aggiornati sui prossimi concerti e le ultime notizie dal mondo TPR.
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