I Soci stanno per tornare con un nuovo album da titolo “Non è più tempo per le rockstar”.
Loro amano definirsi come un nu-power trio in cui il basso è sostituito dai sintetizzatori e in quest’intervista ci raccontano un sacco di cose sulla musica. Pensate che ci hanno addirittura regalato qualche anteprima sull’album. Tra l’altro sembra che vi abbiano dato un appuntamento preciso per uno dei loro live. Leggere per credere!
Perché avete scelto di intitolare il vostro nuovo album “Non è più tempo per le rockstar”?
Un passo della title track dice tutto (piccola anteprima) :
“Non é più tempo per le rockstar,ma avete ancora bisogno di eroi,allora dovete credere che ce ne sia uno dentro ad ognuno di voi…E a noi non resta che credere ancora nei sogni che ormai non si vendono più…E a noi non resta che prendere a calci nel culo la crisi…Con il rock & roll ! Insomma…In questi tempi reazionari e poco rivoluzionari il rock,musica ribelle per eccellenza,ha perso un po’ la sua centralità…Ma siamo ancora in tanti a sentirlo come il mezzo migliore per dire ciò che abbiamo da dire…Ed a sentire la necessità fondamentale di continuare a costruirci capacità critiche in questo mondo sempre più Orwelliano.”
Com’è cambiata la figura del musicista e cosa ha causato il cambiamento?
È cambiata in molte direzioni…Questa é una domanda dalla risposta potenzialmente “oceanica” per noi che siamo chiamati in causa…E che oltre a dare voce alla nostra creatività con I SOCI lavoriamo spesso anche come strumentisti per altri artisti…Limitandoci alle cause,sono sempre di natura sociale,storica ed economica…In questo caso legate molto anche alle evoluzioni del formato digitale e del web 2.0,che hanno cambiato le regole del mercato ed il modo in cui la musica non solo viene ascoltata ma anche “socialmente” percepita e vissuta da chi la fa…Sarebbe un discorso lunghissimo.
Quali sono le rockstar che vi hanno influenzato maggiormente nel vostro percorso?
Tante,troppe !! Abbiamo avuto il privilegio di condividere tutti e tre insieme un tour come musicisti dei Litfiba,una band che da adolescenti già andavamo a vedere nei Palasport…Sono sogni che si avverano questi! In questo nuovo ep le influenze principali sono Foo Fighters, Muse, Green Day, Depeche Mode, Coldplay, Radiohead, The Police…Zanna ha scritto testi meno concettuali e più legati ad esperienze di vita,é in tutto e per tutto un ep decisamente più rock.
Quali suoni o novità avete sperimentato nell’album? Qual è il genere che ha lasciato l’impronta più forte nell’album?
Come già detto é un capitolo decisamente rock…Precisiamo che non é un album “full lenght” ma ancora una volta un ep, ci piace l’idea di ridurre il materiale solo ed esclusivamente alle tracce migliori e nel formato da 6 brani ci troviamo a nostro agio. Avevamo a disposizione una preproduzione molto più ampia…Ma vista la velocità con cui oggi si consuma musica preferiamo non rischiare di annoiare…20 minuti di “best of”.Rispetto al precedente “La fine del Gossip” c’é più elettronica…Resta il concetto di “nu power-trio” in cui il synth-bass sostituisce il basso elettrico.
Voi infatti siete un nu-power trio, che vede i sintetizzatori al posto del basso. In generale gli strumenti elettronici stanno prendendo sempre più piede nella musica. Pensate che questa sia la fine del rock puro o vi aspettate un’inversione di tendenza ed un ritorno a suoni più elettrici per il futuro?
Vedremo, é difficile dirlo…La cosa bella é che ogni strumento ha un suo timbro peculiare tale da renderlo unico…Per cui c’é da aspettarsi di continuare per un bel po’ ad avere a che fare con diversi mix di sonorità acustiche, elettriche ed elettroniche.
Come conciliate gli impegni della band con i vostri vari impegni a fianco dei tantissimi artisti che accompagnate?
È fondamentale essere molto lucidi, attenti, precisi e ben organizzati, stabilendo le priorità al meglio.
Il vostro album vedrà la luce a fine marzo. Volete anticiparci qualcosa, darci qualche anteprima su quello che dobbiamo aspettarci?
Per buona parte ha un taglio ironico e divertente (un’ anteprima del testo di “Non é più tempo per le rockstar” lo abbiamo messo nella risposta alla prima domanda di questa intervista), ma ci saranno anche un paio di pezzi più riflessivi, più intimi.
Quando ricomincerete a portare la vostra musica sui palchi?
Dopo l’anteprima del 19 Febbraio presso la Locanda Blues di Roma,durante la quale suoneremo dal vivo i nuovi brani con largo anticipo sull’uscita dell’ep, cercheremo di piazzare qualche tappa nell’ultimo scorcio di stagione nei club e poi in qualche festival estivo…Poi speriamo di girare un bel po’ l’autunno prossimo.
Per adesso vi aspettiamo a Roma il 19 Febbraio !
Perché avete scelto di intitolare il vostro nuovo album “Non è più tempo per le rockstar”?
Un passo della title track dice tutto (piccola anteprima) :
“Non é più tempo per le rockstar,ma avete ancora bisogno di eroi,allora dovete credere che ce ne sia uno dentro ad ognuno di voi…E a noi non resta che credere ancora nei sogni che ormai non si vendono più…E a noi non resta che prendere a calci nel culo la crisi…Con il rock & roll ! Insomma…In questi tempi reazionari e poco rivoluzionari il rock,musica ribelle per eccellenza,ha perso un po’ la sua centralità…Ma siamo ancora in tanti a sentirlo come il mezzo migliore per dire ciò che abbiamo da dire…Ed a sentire la necessità fondamentale di continuare a costruirci capacità critiche in questo mondo sempre più Orwelliano.”
Com’è cambiata la figura del musicista e cosa ha causato il cambiamento?
È cambiata in molte direzioni…Questa é una domanda dalla risposta potenzialmente “oceanica” per noi che siamo chiamati in causa…E che oltre a dare voce alla nostra creatività con I SOCI lavoriamo spesso anche come strumentisti per altri artisti…Limitandoci alle cause,sono sempre di natura sociale,storica ed economica…In questo caso legate molto anche alle evoluzioni del formato digitale e del web 2.0,che hanno cambiato le regole del mercato ed il modo in cui la musica non solo viene ascoltata ma anche “socialmente” percepita e vissuta da chi la fa…Sarebbe un discorso lunghissimo.
Quali sono le rockstar che vi hanno influenzato maggiormente nel vostro percorso?
Tante,troppe !! Abbiamo avuto il privilegio di condividere tutti e tre insieme un tour come musicisti dei Litfiba,una band che da adolescenti già andavamo a vedere nei Palasport…Sono sogni che si avverano questi! In questo nuovo ep le influenze principali sono Foo Fighters, Muse, Green Day, Depeche Mode, Coldplay, Radiohead, The Police…Zanna ha scritto testi meno concettuali e più legati ad esperienze di vita,é in tutto e per tutto un ep decisamente più rock.
Quali suoni o novità avete sperimentato nell’album? Qual è il genere che ha lasciato l’impronta più forte nell’album?
Come già detto é un capitolo decisamente rock…Precisiamo che non é un album “full lenght” ma ancora una volta un ep, ci piace l’idea di ridurre il materiale solo ed esclusivamente alle tracce migliori e nel formato da 6 brani ci troviamo a nostro agio. Avevamo a disposizione una preproduzione molto più ampia…Ma vista la velocità con cui oggi si consuma musica preferiamo non rischiare di annoiare…20 minuti di “best of”.Rispetto al precedente “La fine del Gossip” c’é più elettronica…Resta il concetto di “nu power-trio” in cui il synth-bass sostituisce il basso elettrico.
Voi infatti siete un nu-power trio, che vede i sintetizzatori al posto del basso. In generale gli strumenti elettronici stanno prendendo sempre più piede nella musica. Pensate che questa sia la fine del rock puro o vi aspettate un’inversione di tendenza ed un ritorno a suoni più elettrici per il futuro?
Vedremo, é difficile dirlo…La cosa bella é che ogni strumento ha un suo timbro peculiare tale da renderlo unico…Per cui c’é da aspettarsi di continuare per un bel po’ ad avere a che fare con diversi mix di sonorità acustiche, elettriche ed elettroniche.
Come conciliate gli impegni della band con i vostri vari impegni a fianco dei tantissimi artisti che accompagnate?
È fondamentale essere molto lucidi, attenti, precisi e ben organizzati, stabilendo le priorità al meglio.
Il vostro album vedrà la luce a fine marzo. Volete anticiparci qualcosa, darci qualche anteprima su quello che dobbiamo aspettarci?
Per buona parte ha un taglio ironico e divertente (un’ anteprima del testo di “Non é più tempo per le rockstar” lo abbiamo messo nella risposta alla prima domanda di questa intervista), ma ci saranno anche un paio di pezzi più riflessivi, più intimi.
Quando ricomincerete a portare la vostra musica sui palchi?
Dopo l’anteprima del 19 Febbraio presso la Locanda Blues di Roma,durante la quale suoneremo dal vivo i nuovi brani con largo anticipo sull’uscita dell’ep, cercheremo di piazzare qualche tappa nell’ultimo scorcio di stagione nei club e poi in qualche festival estivo…Poi speriamo di girare un bel po’ l’autunno prossimo.
Per adesso vi aspettiamo a Roma il 19 Febbraio !
Egle Taccia