L’anima elettronica de LA TEMPESTA DISCHI
che piace tanto al The Times
AUCAN
+ GODBLESSCOMPUTERS
Venerdì 11 Dicembre 2015
Hiroshima Mon Amour, ore 22, ingresso 12 euro
Dopo averli apprezzati lo scorso luglio sul palco di Flowers Festival tornano a Torino AUCAN e GODBLESSCOMPUTERS per un live che li vede nuovamente insieme sullo stesso palco.
L’occasione è la pubblicazione di Stelle Fisse, il nuovo album dei bresciani Aucan che è piaciuto tanto anche a quelli del Times che lo hanno segnalato come disco della settimana a inizio dicembre 2015.
Nati nel 2008 come furioso trio math-rock sotto l’influenza dei newyorchesi Battles, gli Aucan hanno sviluppato rapidamente un discorso sempre più autentico e personale, fondendo la carica nell’utilizzo degli strumenti live (sempre processati e reinterpretati) con la sapienza nell’utilizzo di synth e macchine elettroniche. Negli anni sono diventati un ibrido perfetto fra la figura del producer e l’idea alternativa di band elettro–acustica strumentale da cui erano partiti.
Dopo aver battuto i palchi di mezza Europa, al fianco di mostri sacri come Matmos, Rioji Ikeda, Fuck Buttons, Chemical Brothers, Tricky, Black Heart Procession, addirittura Placebo, il combo bresciano riparte con il tour del nuovissimo “Stelle fisse”, un album che è il risultato di una lunga sperimentazione in studio, basata sull’utilizzo di synth, campionatori e drum machines. Le fondamenta del proprio sound, elementi della UK garage e del post-dubstep inglese, ma con un approccio più minimale e pulito, quasi berlinese, oggi si fondono con un suono analogico/elettronico molto antropico, caldo ma al tempo stesso trasparente e definito, ampio, morbido, unico.
L’accoppiata migliore a cui potevamo pensare è con God Bless Computers e la sua “elettronica umana”, espressione di sogni e ricordi che partono da una solida matrice hip hop, arricchita da bassi dub e calore soul, i cui battiti sintetici sono colorati da un intimismo e da un calore che riescono a servirsi delle macchine per raccontare l’uomo.
Un concerto che merita di essere vissuto, almeno una volta.
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