Domenica 17 maggio a Floridia, hanno calcato il palco della Piazza del Popolo i Tinturia. Provo a sforzare la mia memoria, ma mi è chiaro che ormai ho perso il conto e non so dirvi a quanti loro concerti ho partecipato. I Tinturia li ascolto da quando ero ancora una ragazzina delle medie, quando ne sapevo poco e niente delle realtà musicali, anche se è vero, che non si finisce mai di imparare e che non ne sapremo mai abbastanza di musica.

Ricordo me e una delle mie migliori amiche di sempre, cantare e districarci in quell’ ingarbugliato scioglilingua della canzone “Tirichitolla”.

Ricordo quelle lunghe giornate d’estate calde e spensierate, il profumo di salsedine e quei cd masterizzati che ho letteralmente consumato, e in questo preciso istante, mentre vi scrivo, mi scappa un sorriso perché riecheggiano nella mia mente le parole di Lello quando dice: “ Grazie a voi disgraziati, e pure a voi studenti universitari emigrati al nord, che invece di comprare i nostri cd, li avete scaricati e masterizzati, ma che facendo ciò avete fatto conoscere i Tinturia in tutta Italia”.

Ricordo quando ancora internet non era una realtà così presente e invadente nelle nostre vite, quando andavamo ai concerti e non esistevano le fotocamere nei cellulari, (anzi, quasi quasi non esistevano nemmeno i cellulari) per postare sui social network i nostri faccioni da selfie e sullo sfondo, immortalata in presa diretta, la band della serata. Sapete che Lello Analfino ha una avversione nei confronti di facebook? Lo dice sempre ai concerti e l’ha detto anche l’altra sera: “ Le risposte si trovano in mezzo alla gente, non in quella scatola blu, uscite, finitela di scrivere cazzate su facebook, se ci sono dei problemi fateli presenti alle amministrazioni, mobilitatevi per il vostro Paese”. Perché un concerto de i Tinturia è così, spensierato, pieno di allegria, ma allo stesso tempo ti fa riflettere. I Tinturia come sappiamo sono da tempo impegnati nel sociale, e quelle loro “ramanzine” non potrebbero mai essere pesanti e non stonano con quel clima di festa che puntualmente ad ogni esibizione riescono a creare.

Mani all’aria, AAA cercasi patri pi me figghi e Dimare e D’amuri, questa la tripletta che ha aperto il concerto e ha fatto scatenare tutta la Piazza del Popolo. E ovviamente le mani all’aria ( e non solo), c’erano eccome!! Poi Lello ha presentato il brano successivo, “ un pezzo che sta bene su tutto” e via tutti a saltare sulle note di Tirichitolla, pezzo storico della band, sì, quello dello scioglilingua! “Chi fuma il sigaro qui? Me lo sto fumando io, lo stuti per piacere?” Lello parla con qualcuno, forse l’addetto alle luci? Pare si chiami Davide! “Il sigaro è bello solo per chi lo fuma, fete di munnizza”. La gente è divertita!

Poi tra una battuta e l’altra, con il pubblico lì, più che partecipe, a sbellicarsi, si ritorna ad affrontare tematiche importanti; si parla della cosiddetta “Buona scuola”, che pare non sia poi così buona. Lello dedica il pezzo a tutti gli insegnanti e a tutti i disoccupati, e parte Precario pezzo che prende il nome dall’ultimo lavoro dei Tinturia, album prodotto da Roy Paci. Ma non solo, è stato affrontato anche il problema dell’immigrazione, “ L’Italia è un Paese marinaro, non va lasciata la gente in mare” la voce è sempre quella del nostro cantante e inevitabilmente il brano che viene eseguito è Extra. Nel frattempo tra il pubblico, sento le voci di alcuni fan impazienti, vogliono L’Ambulante, pezzo che ha un po’ tardato ad arrivare, ma che ha di nuovo riportato in delirio tutta Floridia. La canzone è stata presentata in un modo che mi ha colpito particolarmente, perché Lello ha cercato, con le sue parole, di restituire l’ importanza e il valore a quelle prestigiose attività artigianali, a quei piccoli commercianti che smettono di lavorare a causa dell’affollamento ai centri commerciali. Siamo vittime di un sistema capitalistico che ci sta uccidendo, ce ne accorgiamo ma non facciamo nulla per cambiare le cose, è il magna magna delle multinazionali che si arricchiscono ogni giorno di più. La festa continua per poi concludersi sulle note di Così speciale. Ultima raccomandazione, quella di non mettersi in strada se si è bevuto troppo: “ Torna ‘a casa sanu!

Tinturia PittuttaVita!

Simona Bascetta

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