Il primo maggio ho abbandonato l’idea di raggiungere i palchi più famosi d’Italia ed ho optato per la mia bella Catania, con tanto di spiaggia, mare, e …Linea 77.
Come se non bastasse ho scambiato quattro chiacchiere con Nitto dei Linea 77. Si può chiedere di più?
In che senso Oh! può considerarsi un ritorno a casa?
E’ un discorso di sonorità, perchè abbiamo voluto fare questo disco in maniera molto più istintiva e meno cervellotica dal punto di vista di produzione, in modo che fosse più facile e naturale portarlo dal vivo come disco, quindi alla fine è per quello che è un ritorno a casa, perchè nei primi dischi l’istintività aveva ancora il predominio.
Per cosa ancora oggi riuscite a provare meraviglia?
Per un sacco di cose. La meraviglia può essere una cosa sia positiva che negativa. Diciamo che il nostro è più il fatto del titolo, con Alice nel Paese delle Meraviglie, e la sua esclamazione Oh! è una critica al fatto che non ci si meraviglia più di niente, siamo un po’ intorpiditi, abituati ormai sia al bello che al brutto e al non riconoscere più dove sta lo stupirsi e lo stupore delle piccole cose.
I social network ci hanno cambiato la vita, voi che uso ne fate?
Noi lo usiamo principalmente per lavoro, per fare promozione alle date, sempre meno lo stiamo utilizzando per esprimere i propri pensieri, le proprie cose. Ormai è diventato un luogo brutto secondo me, all’inizio il social era davvero una cosa positiva, eliminava le distanze tra le persone. Ultimamente sta diventando una gogna mediatica, una cosa pesante e non mi piace più molto starci sopra. Conosco un sacco di gente, mi piace chattare con le persone, questo sicuramente, però è diventato un posto strano, più pericoloso che aperto alla conoscenza di nuove persone.
In questo album ci sono molte collaborazioni, ce le presenti?
Allora partiamo da Caos, che è fatta insieme a Sabino dei Titor e lui è un personaggio che viene dall’hardcore di Torino, ci conoscevamo da un sacco di anni, abbiamo suonato un sacco insieme ed erano anni che volevamo fare qualcosa e stavolta ci siamo riusciti. La seconda collaborazione è con En?gma della Machete, uno dei rapper che ci piace di più in questo momento, proprio perchè utilizza in maniera diversa l’Italiano, il lessico, le parole, gli dà il giusto peso e fa un sacco di citazioni, ha veramente una cultura enorme. Poi ci piace soprattutto perchè comunque parla di cose con un contenuto nei suoi pezzi, non tanto quell’hip-hop fine a se stesso, dove c’ho i soldi, c’ho la figa, ecc. ecc. Tutto quello che sta presentando Machete d’altronde è una delle cose più interessanti del circuito. Terza collaborazione l’abbiamo fatta con Franz Goria (Fluxus) ed è una cover loro, Non Esistere, dove ci cimentiamo facendo un loro pezzo insieme a lui, perchè i Fluxus hanno veramente segnato parecchio la nostra infanzia, il nostro essere, comunque se abbiamo delle sonorità lo dobbiamo anche a loro ed al fatto che abbiamo assistito a tantissimi loro concerti e quindi doveva essere un giusto tributo ad una band che ha segnato i Linea 77. E poi credo basta…non ce ne sono più.
Cosa ne pensi della musica che oggi va in radio ed in tv?
Tranne che in rari casi è diventata un po’ una musica usa e getta, molto orecchiabile e facile, in inglese si dice catchy, con i ritornelli che si canticchiano subito, ma alla fine lascia davvero poco, ci sono molti artisti italiani che fanno della bella musica con dei testi stupendi, ma comunque in radio non passano e devono scalare delle montagne incredibili per arrivarci. Purtroppo è così.
Ringraziamo Nitto…
Il concerto è stato fantastico, un’energia pazzesca!
Egle Taccia
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