E’ possibile instaurare un rapporto di complicità e soprattutto di co-responsabilità tra un musicista e il suo pubblico? Secondo Giuliano Dottori, cantautore nato a  Montrèal ma cresciuto musicalmente a Milano,è non solo fattibile, ma anche riproducibile.
Il mondo della musica attuale non è più schematicamente diviso  fra mainstream ed indie, ma si aggiungono altre categorie, specie nella musica indipendente, che rivoluzionano il modo di concepire la musica, proponendo nuove strade per produzione, promozione, distribuzione e vendita.
In questo mare magnum di opportunità, si fa largo fra i musicisti, che vogliono estremizzare il senso di unione con il pubblico, il crowdfounding, campagna di raccolta fondi già da tempo utilizzata da musicisti in America. Si tratta di un microfinanziamento dal basso ampiamente adoperata dalle start-up di vario settore e per iniziative culturali in cui è richiesta la partecipazione dei cittadini.
Proprio Giuliano Dottori, musicista in bilico fra indie rock e canzone d’autore,  ha iniziato questo nuovo percorso di promozione e vendita  lo scorso anno, uscito con il disco  L’Arte della guerra – Vol.1, che ha avuto un buon riscontro in termini di critica e pubblico, grazie anche alla copertura social e alle recensioni  della stampa nazionale di settore.
Il prossimo Aprile uscirà L’arte della guerra – Vol.2,  il “sequel”  che ricalcherà le stesse strategie di crowdfounding del predecessore.
Al centro dell’interesse degli addetti ai lavori e degli appassionati, oltre alla valenza artistica del progetto, c’è proprio il concetto di reciproca responsabilità fra l’artista e il suo pubblico, chiamato a sostenere le spese di questo prodotto musicale, tra i più interessanti del 2015. Tuttavia, Dottori  tende a sottolineare che l’aspetto economico rappresenta solo una parte di questa iniziativa; infatti, come scrive lo stesso musicista in una lettera di presentazione della campagna, “Il Crowdfunding mi ha aperto gli occhi: la musica che torna al centro, un legame bello e saldo che si crea tra chi scrive una canzone e chi decide di ascoltarla, di canticchiarla, di amarla. Una forma di responsabilità reciproca, diretta, senza intermediari.”
La modalità di partecipazione alla campagna restituisce proprio quell’idea di complicità e co-responsabilità con cui abbiamo aperto questo articolo:  cliccando sul link http://www.musicraiser.com/it/projects/3609  si accede a Musicraiser , piattaforma digitale predisposta appositamente per queste campagne. Una volta dentro è possibile partecipare con una donazione e ricevere la versione digitale del disco di Dottori.
Come già accaduto per il Vol.1, i social network e le iniziative online garantiranno una copertura completa del disco
Per una recensione dell’album dovremo aspettare il 7 Aprile, quando uscirà L’Arte della Guerra-Vol.2.
Il cantautore ha comunque anticipato che sarà un disco diverso dal primo capitolo, ma straordinariamente complementare, in cui  sonorità tipicamente pop-rock saranno intrecciate con liriche suggestive ed ermetiche.
Fabrizio De Angelis
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