Eh si…è passato un anno dal nostro primo speciale Sanremo e non vi nascondo una certa emozione nello scrivere quelle due paroline magiche!
Esattamente come un anno fa, la prima artista ad inaugurare la rubrica è una giovane donna della categoria Nuove Proposte, che arriva sul palco dell’Ariston da Area Sanremo. Coincidenze?!
Ma adesso è arrivato il momento di mettere da parte i ricordi, presentarvi Chanty e augurarvi buona lettura!
Prima di arrivare in Italia hai vissuto in Tanzania, dove sei nata, in Taiwan e negli Stati Uniti. Quanto questi percorsi hanno influenzato la tua musica?
Sì, mi hanno decisamente influenzato. Quando hai modo di vivere e assorbire tante culture diverse, diventi più curioso e la musica che scrivi non si pone limiti, è contaminata dal vissuto.
Il jazz è una parte fondamentale del tuo passato artistico, ma per Sanremo hai esplorato nuovi generi. Come mai questo cambiamento?
Il jazz è un genere che amo ed è la matrice di tutta la musica che mi appassiona. Studiarlo mi ha aperto la mente, mi ha fatto sviscerare l’armonia e capire alcuni aspetti della musica che prima mi erano ignoti. Questo bagaglio infatti me lo porto in tutto quello che faccio, anche e soprattutto a Sanremo.
Arrivi da Area Sanremo, ci racconti di questa avventura che ti ha portata sul palco più prestigioso d’Italia?
Area Sanremo per me è stata una sfida. Avevo voglia di far ascoltare le mie canzoni, di sapere cosa ne pensasse una giuria di esperti, ma allo stesso tempo avevo paura di un giudizio negativo. Mi sono lanciata, senza aspettative, solo con la voglia di confrontarmi con gli altri e capire come crescere.
Cosa hai provato quando hai saputo che avresti partecipato al Festival?
Estasi pura e inaspettata seguita dal panico quando ho realizzato di che palco si stesse parlando. Subito dopo ho chiamato i miei genitori. Mia mamma, al lavoro, ha iniziato a gridare alle sue colleghe che sua figlia avrebbe fatto Sanremo e, da lì, mi sono messa a ridere e ho capito che, al di là del risultato al Festival, avevo raggiunto un bel traguardo.
Di cosa parla “Ritornerai”?
“Ritornerai” è il racconto di un amore proibito. Mostra l’altra faccia della medaglia di una storia d’amore: la prospettiva dell’amante che sa di sbagliare, ma non sa liberarsi del sentimento che prova. E’ una canzone in cui coesistono forza e fragilità, determinazione e rassegnazione.
Pensi che gli amori impossibili siano quelli più veri?
Credo di no. Ciò che è impossibile ti fa sognare e ti tiene sveglio la notte, ma alla fine è quasi sempre una fantasia, lontana dalla realtà. Chi si ama, non si nasconde e rende possibile l’impossibile.
Come stai affrontando la sfida Sanremo?
Sono molto concentrata sulla produzione del disco e passo le mie giornate immersa nella musica. Non vedo l’ora che arrivi febbraio per far sentire tutto il materiale. Il Festival mi sta dando l’opportunità di farmi conoscere e non lo sto prendendo alla leggera. Ci sto mettendo tutta me stessa.
Tra i big c’è un artista che segui in particolare e col quale vorresti collaborare?
Sì. Da sempre ascolto e ammiro Malika Ayane.
Ringraziamo Chanty e le facciamo un immenso in bocca al lupo per il Festival!
Ecco il suo brano:
http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-7ece1e12-db64-4585-bff7-831e663a5000.html
Egle Taccia
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