Come sapete una delle attività preferite di Urbanweek è quella di scoprire nuovi talenti. Le nostre ricerche stavolta si sono fermate in Toscana dove abbiamo incontrato una band, i Liv Charcot, il cui primo album La Fuga, uscito l’11 novembre scorso, ci ha particolarmente colpiti, soprattutto il brano Dove andrai-Le rondini non tornano, che vi consiglio di ascoltare.
Ho rivolto qualche domanda alla band per presentarsi a voi e spiegarci che tipo di musica dobbiamo aspettarci da loro e farci raccontare quelli che saranno i loro programmi nei prossimi mesi.
PRESENTATEVI AI FAN DI URBANWEEK!
I Liv Charcot sono una band pop-rock italiana, formatasi nel 2014 e composta da Lorenzo Cominelli (voce e basso), Tommaso Simoni (chitarra), Giulio Fagiolini (tastiere) e Nicolò Selmi (batteria). La band ha formazione recente ma proviene da un progetto precedente, Indovena, con il quale vanta 2 ep e 2 album, oltre a più di 100 live all’attivo in tutta Italia.
A CHI VI ISPIRATE?
E’ difficile dare una risposta precisa a questa domanda, fondamentalmente quando ci troviamo in sala prove a scrivere non pensiamo a qualche band di riferimento in particolare. Per certo però possiamo dire che siamo in quattro, ma non solo, tutti e quattro con i gusti musicali più disparati; anche per questo torna difficile paragonare la nostra musica a quella di altre band. 
Non possiamo comunque dimenticarci di quelle che sono state (o magari ancora lo sono) le band chiave, come i Led Zeppelin o magari gli U2, passando per i Rolling Stones, fino ad arrivare ai Coldplay. Ascoltiamo tutta la buona musica e partendo da lì prendiamo spunto.
 COME DEFINIRESTE LA VOSTRA MUSICA?
In tre parole la definirei “flusso di emozioni”.
E’ molto bello, quando siamo in studio, mischiare i suoni e gli stili, per arrivare a qualcosa che di getto ti prende e ti trascina.
Poi naturalmente la cosa più difficile è quella di far quadrare la canzone, arrangiare alcune parti, provarla e riprovarla in modi diversi, ma gran parte del lavoro avviene attraverso sensazioni che in un attimo vengono riversate in musica. 
 LA FUGA E’ IL VOSTRO PRIMO LAVORO. DA COSA STATE SCAPPANDO?
Non stiamo scappando affatto. Siamo in un momento storico, sociale e politico un po’ ostico, ma nonostante questo parliamo di una fuga che non necessariamente deve essere intesa come allontanamento da qualcosa o da qualcuno; mettiamo a disposizione dell’ascoltatore un argomento alquanto delicato ma anche molto comune in tutti noi, lasciando libera interpretazione, al fine essere letto in tante chiavi diverse. Per assurdo potrei dire che la più grande fuga è quella che avviene stando fermi, lasciando partire l’immaginazione. Di questo parla il nostro album.
 E’ UN CONCEPT ALBUM?
Si, “La Fuga” è un concept album composto da undici tracce cantate interamente in Italiano.
Possiamo parlare di un concept album in quanto, come dicevo anche precedentemente, esiste un concetto chiave che è il filo conduttore dell’intero lavoro. Ogni canzone parla di una fuga, ci sono fughe d’amore, fughe spaziali, abbandoni, fughe senza sapere perché. Inoltre i testi delle canzoni contribuiscono a dare uniformità al concetto di fuga attraverso storie intrecciate e parole chiave che ritornano in più canzoni, senza dare nell’ occhio, ma che permettono al concetto portante di essere messo ancor più in evidenza. Diciamo che può essere letto a strati; è un puzzle da ricostruire.
 CON CHI AVETE LAVORATO NELLA PRODUZIONE DELL’ALBUM?
L’album è stato prodotto e mixato da Ivan Antonio Rossi (Virginiama Miller, Zen Circus, Bachi da Pietra..) tra il Sam Studio di Lari (Pisa) e l’8brr Studio di Milano. Ivan è riuscito a venire incontro alle nostre esigenze, capendo quali fossero le nostre intenzioni e tirando fuori un sound molto energico e particolare. Inoltre hanno partecipato alla realizzazione dell’album artisti del calibro di Beppe Scardino (sax), Kazue Yamaguchi (voce) e Martina Benifei (violoncello). Anche per quanto riguarda i testi delle canzoni, Lorenzo è stato aiutato da Marco Morando e Francesco Moggia; il bello delle collaborazioni è proprio questo, scambiarsi l’arte, e direi che tutti loro ci sono riusciti alla grande.
 AVETE IN MENTE UN TOUR?
Si, abbiamo una gran voglia di suonare! Attualmente stiamo progettando il nostro tour che partirà nel 2015, ma non vogliamo ancora svelare niente fin che non sarà completamente delineato. Naturalmente terremo aggiornati tutti quelli che ci seguono sui nostri social e sul sito ufficiale, e non appena avremo disponile il tour completo sarà con grande piacere che lo annunceremo anche sul web. Ormai manca poco!
Vi saluto con il loro ultimo video!
Egle Taccia

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