Oggi abbiamo con noi niente meno che il re delle classifiche italiane, uno dei nostri migliori cantautori! Se vi dico che in questi giorni i biglietti del suo tour stanno andando a ruba al punto da raddoppiare le date di Milano, che il suo singolo e l’album cavalcano quasi tutte le classifiche nazionali, a chi pensate?! Avete già capito, eh? Ho davvero il piacere e l’onore di introdurvi l’intervista che pochissimi giorni fa ho realizzato col grandissimo Cesare Cremonini!
Hai iniziato a suonare il pianoforte da piccolo e a comporre le prime canzoni quando eri adolescente. Qual è stato il momento in cui hai capito che la musica per te non sarebbe stata solo un passatempo?
Ho iniziato a cercare il tesoro molto presto senza una mappa in mano. Quando me lo sono ritrovato davanti non ho pensato, non ho dubitato. Era quello che volevo e mi ci sono infilato dentro sapendo una sola cosa: avrei rialzato la testa molti anni dopo per vedere dove fossi arrivato.
Durante la tua serata a Taormina lo scorso 29 Luglio hai raccontato che scrivi le tue canzoni nei momenti di noia. Anche “Logico” è nato così?
Più che nei momenti di noia, scrivo per chiedere, rimediare a qualcosa. Ma è vero che quando questo non succede inventarsi melodie che toccano il cuore è un passatempo niente male. “Logico” è nato in buona parte in studio, la restante a casa mia. Ho lavorato su più livelli cercando di non ripetermi, di trovare nuovi stimoli, nuove parole, nuovo vestiti per le canzoni. Penso di esserci riuscito! Devo ringraziare molto anche i miei collaboratori, senza di loro non avrei puntato così in alto.
A proposito di Taormina, pensi di ripetere ancora l’esperienza piano-voce?
Certamente si. Ho poche certezze nella vita ma il pianoforte è una di queste.
Ti aspettavi l’immenso successo che sta riscuotendo “Logico”?
A dire il vero no. Non me lo aspettavo, ma non passo le giornate a pensarci troppo. Sapevo di aver tirato fuori un singolo potente e rappresentativo. Mi fidavo di lui. Queste sensazioni il più delle volte mi bastano a dormire sonni tranquilli!
Ascoltando l’album è impossibile non notare la presenza di strumenti elettronici e di un sound completamente diverso, che donano al disco un profilo internazionale. Stai pensando di portare la tua musica oltre i confini italiani?
Sarebbe fantastico, ma non dipende da me. In ogni caso non è per questo motivo che vesto le mie canzoni in questo modo. È semplicemente il mio gusto, quello che piace a me. Raramente conviene mirare a un obiettivo razionale mentre si fa un disco. Il più delle volte si rischia di fare un buco nell’acqua e rimanerci male. Le mie canzoni devono prima rappresentare me e il mio orecchio, poi viene tutto il resto. Essere competitivi a livello internazionale sarebbe una gran cosa per me, ma non me ne faccio un cruccio.
In “Vent’anni per sempre” sembri guardare da lontano i tuoi di vent’anni. Hai un po’ di nostalgia dei tempi dei Lunapop?
Mai nostalgia. Sono un anti-nostalgico di natura. Per me il passato è passato e non conta più. Guardo sempre al presente e spesso al futuro. Preferisco preoccuparmi per quello che verrà piuttosto che per quello che ho perso. Questione di carattere…
Hai definito “GreyGoose” come la tua “50 Special” dell’età adulta e, visto il successo del brano nonostante non sia ancora uscito come singolo, non ti si può dare torto. Nel testo sembri prenderti gioco della canzone d’amore. Vi hai nascosto un messaggio di rinnovamento per la musica italiana?
Oddio, non ambivo a tanto, ma credo che “GreyGoose” sia davvero un’ ottima canzone. Una canzone geniale ma molto chiara, limpida, semplice, come piace a me.
Ho scritto il testo insieme a Davide Petrella, un amico e un artista con il quale ho vissuto dei momenti di creatività condivisa durante la realizzazione del nuovo album.
Il disco mi ha colpita, perché è perfettamente integrato nei tempi moderni; racconta della crisi dei sentimenti, del voler essere per forza protagonisti e della separazione dei genitori. Pensi sia questo il segreto del successo di “Logico”?
“Logico” ha ancora davanti a sè una strada molto lunga e spero che sempre più persone possano innamorarsene perché è un mondo prezioso. Ma è ancora presto per definirlo. Il suo successo vorrei fosse il segno di una scelta da parte del pubblico di un album di canzoni che sanno divertire e far riflettere insieme. Questa è la mia vera ambizione. Cercare di far tornare la musica italiana una cosa importante per la gente. È una utopia, ma non farò certo del male a qualcuno provandoci!
C’è un particolare tributo a Lucio Dalla nel disco?
Più che un tributo è la continuazione di un sogno. “Io e Anna” è il proseguo ideale di “Anna e Marco”, il capolavoro di Dalla. Ho voluto immaginare cosa sarebbe successo ai protagonisti di quella canzone immersi nelle difficoltà un po’ ridicole ma complesse della vita moderna. È stato divertente!
Con te sono sempre presenti il tuo produttore Walter Mameli ed il tuo bassista Nicola “Ballo” Balestri, quanto è stata importante la loro vicinanza in tutti questi anni?
Fondamentale. Ognuno di loro mi dà una grossa mano a essere quel che sono. A crescere e maturare. A cercare di esser perfezionista in ogni fase della mia carriera. Sono guide ma allo stesso tempo amici ormai da una vita. Non potrei chiedere di meglio!
Ci puoi dare qualche anticipazione sul tour?
Sarà il tour dei tour per me. I biglietti della prima data al forum di Assago prevista per il 28 ottobre sono già esauriti dopo un solo mese, ed è stato un passo naturale ma gigantesco per me aprirne un’ altra il 29! Cosa posso fare per ricambiare questo affetto se non dare tutto me stesso e qualcosa in più!
Avete già comprato i biglietti del “Logico Tour”? Io ovviamente si e vi consiglio di farlo prestissimo, perchè come vi dicevo sopra, stanno per esaurirsi in quasi tutte le città italiane!
Ringrazio Cesare per la sua infinita disponibilità!
A presto!