In occasione della tappa del suo primo tour a Roma, ho avuto la possibilità di scambiare due parole con il vincitore dell’edizione di quest’anno di X Factor, Giò Sada. Ecco cosa ci siamo detti!
Ormai sono passati quasi 3 mesi dalla tua vittoria (inaspettata da parte dei bookmakers) a X Factor, e ho visto grazie alla tua costante presenza sui social che praticamente stai girando tutta l’Italia. Come ti stai approcciando a questa nuova realtà?
Sono contento di farlo con la mia band (BSS- BariSmooth Squad), stiamo girando insieme, abbiamo creato un team che lavora dietro le quinte e allo stesso tempo sul palco, dato che mi accompagnano a ogni data di questo giro. Lo facciamo in acustico, con una backdrum (una percussione di legno, ndr) che è adatta a questo mood. Ci stiamo divertendo, incontriamo un sacco di persone, stiamo vivendo anche varie città con varie serate.
Ho visto che con la BSS sei rimasto in rapporti più che buoni…sei anche andato un paio di volte a suonare con loro se non sbaglio! Se dovesse esserci un tour vero e proprio ci sarà la possibilità di portare gli altri membri del tuo gruppo a suonare con te?
Assolutamente. È in quella occasione che devono esserci per forza! Il nostro vero approccio è elettrico, tutt’altro rispetto a quello che facciamo ora, quindi stiamo aspettando con ansia di poter fare la musica che vogliamo davvero fare.
Sono iniziate le registrazioni del nuovo album. Non so se posso chiederti il titolo, visto che ancora non si sa…ma almeno quali saranno le sonorità del disco? Avremo il growling come nel bss o sarà più melodico come il tuo inedito?
Il titolo ancora non c’è… con il salto che è stato fatto abbiamo cambiato anche noi, con l’approccio alla scrittura dei testi, al mood da seguire. Abbiamo sempre avuto un determinato approccio con la musica gli scorsi anni. Adesso ci approcciamo a qualcosa di diverso, stiamo proseguendo verso una nuova direzione, però con la stessa carica di prima portata al massimo… prima lo facevamo al 30% rispetto ad adesso. Ognuno aveva i suoi impegni, tra cui anche il lavoro, ovviamente. Per il growling…magari sotto sotto in qualche pezzo vorrei mettercelo, chissà, magari faremo un pezzo iperviolentissimo! Volevo far fare l’intro del cd a Papa Francesco, non so se ci riusciamo. Sarebbe una cosa storica! È da ieri che ci sto pensando…
Grazie mille Giò, speriamo che Papa Francesco ti faccia l’intro!
Marco De Benedictis per Urbanweek
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